Eight poems from Franca Mancinelli’s first book, Mala kruna (2007), translated into English by John Taylor for The Fortnightly Review:
1. on the horizon a different sea
stopped the blood under your fingernails.
A black-clad mother on the island
came to your side, told you about the wind,
the bad weather keeping the boats
from leaving;
then she stared at a spot on the wall
along the street a feast was beginning
mala kruna, she said
little crown of thorns.
all’orizzonte un mare diverso
fermava il sangue sotto le unghie.
Madre nera nell’isola
ti venne a fianco e ti disse del vento,
un cattivo tempo che non faceva
partire le barche;
poi fissò un punto sul muro
lungo la strada iniziava una festa
mala kruna, disse
piccola corona di spine.
2. enunciated words form a circle
until the silver, the edge slices.
You arrive in the speechless years, hands pressed
over my lips, my body lost.
Ever a fairy tale to tell,
the quiet sea beating in my temples
lulls me to sleep.
scandite le parole sono un cerchio
fino all’argento, al filo che taglia.
Vieni negli anni muti, mani premute
sulle labbra, il corpo perso.
Sempre una favola da raccontare
il mare quieto batte nelle tempie
e mi addormenta.
3. when the tide pulls the blankets back
needles sprout on the skin:
to leave in time
take oneself on a trip.
And who would have grabbed an edge
of my jacket and restrained me, you ask,
on the pillow of Mount Ardizio you watch
clam fishermen leaning over
to tuck you in under the sunlight.
con la marea che scopre le coperte
spuntano dalla pelle gli aghi:
partire per tempo
accompagnarsi in gita.
E chi mi avrebbe mai piegato un lembo
della giacca e trattenuto, chiedi,
sul guanciale dell’Ardizio segui
pescatori di vongole chinarsi
a rimboccare il sole.
4. the train’s not leaving yet, stay,
open your eyes to the wavy golden shade
the wisteria branches, the shutters
and now close them again
it’s a wound to realize
we’re two fingers of the same hand
a bridge over water and its reflection
the whole circle of a crescent moon.
non è questa l’ora del treno, resta
apri gli occhi all’ombra ondulata d’oro
i rami del glicine, le persiane
e ora chiudili di nuovo
è una ferita accorgersi che siamo
due dita di una stessa mano
siamo un ponte sull’acqua e il suo riflesso
cerchio intero di una falce di luna.
5. sometimes one leaves prison
with eyes that have grown,
escaped the spring pruning.
And every footstep is a station,
as the tide rises in the darkness.
ogni tanto si esce di prigione
a occhi cresciuti
scampati al taglio della primavera.
E ogni passo è una stazione,
come la marea sale nel buio.
6. I read lying down, the book on my chest
is my third lung
opening, closing again.
Like an amphibian I was on the shore.
leggo stesa, il libro sul torace
è il mio terzo polmone
che s’apre e si richiude.
Come un anfibio stavo sulla sponda.
7. the suicidal step onto the tracks
empties mouths.
The morgue is a calm lake: the boats
oval like a woman’s seed,
the flesh where a son ever sleeps.
il passo sui binari del suicida
svuota le bocche.
L’obitorio è un lago calmo: le barche
ovali come il seme di una donna,
la carne dove dorme sempre un figlio.
8. like the light switch at night
I find while stroking the wall
of this life I know where love is
as I grope back to the age of sixteen.
It happened then that a tender bed sheet
enveloped me from my neck down,
imprinting the contours you now see,
the image that I am.
come l’interruttore nella notte
che trovo accarezzando la parete
di questa vita so dov’è l’amore
a tentoni ritorno a sedici anni.
Accadde allora che un lenzuolo tenero
mi avvolse dalla nuca
imprimendo i contorni che ora vedi,
l’immagine che sono.
By FRANCA MANCINELLI.
translated from the Italian by John Taylor.
from Mala kruna (2007), now included in A un’ora da sonno da qui, Edizioni Italic Pequod, 2018
©Franca Mancinelli for the Italian poems
©John Taylor for the English translation
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